lunedì 2 giugno 2014

Vivere

"Ricordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: io non ci ho più alcun piacere".
Ecclesiaste 12:3

Vivere
 
Voglio dedicare questo versetto ai giovani credenti ed anche ai giovani non credenti, che ancora non hanno avuto il "coraggio" di fare una scelta ultima, definitiva ed irrevocabile per Cristo, e che hanno ancora il coraggio di rimanere orfani del loro Creatore.Ieri sera, stavo pensando a quale grande, immensa, inesauribile, potente, incredibile ricchezza hanno i giovani nella loro giovinezza; immediatamente, a questo pensiero, il mio cuore ha sorriso compiaciuto: ma il mio sorriso, ben presto si è mutato in tristezza; ho ricordato questo versetto, ed una realtà molto meno sorridente si è subito schiusa ai miei occhi.
Ho visto giovani che regalavano la loro inestimabile ricchezza al nulla; ho visto giovani che infelici si aggiravano per il mondo senza meta e senza speranza; ho visto giovani dilapidare la loro giovinezza dietro alle chimere del "progresso"; ho visto giovani scippati della loro ricchezza, dall'impazienza; dall'ignoranza; dalla pigrizia; dalla fiducia mal riposta in ideologie dalle grandi promesse e dalle miserevoli conclusioni.
La mia tristezza, non potendo accettare l'idea che tale incalcolabile patrimonio, venisse così impunemente sperperato, stava per diventare angoscia, finché ad un certo punto, non ho scorto qualcosa, anzi, qualcuno, che ha rallegrato il mio cuore come nessuno avrebbe potuto fare.
Ho visto dei giovani meravigliosi, che avevano investito la loro ricchezza in maniera esemplare; erano forti, coraggiosi, ma anche umili, disponibili, affettuosi con tutti, pieni di speranza, capaci di aspettare con fiducia ferma; con un cuore sempre ripieno della soddisfazione di chi ha trovato tutto ciò di cui aveva necessita; avevano la mente brillante e limpida;la coscienza pura e senza paura; assolutamente vivi ma anche pronti a morire per la verità.......erano divinamente belli!
Chi sono vi chiederete ? Non sono i giovani increduli; non sono neanche i giovani credenti; non sono neanche marziani; sono, più semplicemente, i giovani credenti che hanno creduto fino in fondo, e cioè che hanno, totalmente e senza riserve, affidato la loro giovane ricchezza nelle mani del banchiere divino il quale ha fatto della loro fiducia la loro forza.......ed hanno vinto la sfida della vita!
Sono i giovani che quando arriveranno i cattivi giorni non franeranno, perché hanno solidamente costruito ogni cosa secondo il progetto del Costruttore di tutte le cose; sono i giovani che quando arriveranno gli anni dei quali si dirà "non ho più alcun piacere" riusciranno sempre a trovare, negli occhi dell'amico dei tempi migliori e peggiori, nuove e più particolari fonti di piacere; sono i giovani che avendo così meravigliosamente speso la loro esistenza, arriveranno, sazi di buone cose, al giorno della polvere, pronti ad incontrare, senza temere sorprese, Colui che ha avuto la libertà di scolpire nei loro cuori e nella loro mente la propria immagine.
Io spero che voi siate e vorreste essere tali giovani; vi prego, vi supplico di investire il vostro inestimabile ma precario capitale di vita (il tempo passa velocemente e con molte sorprese) nella banca di Dio; una banca che garantisce guadagni elevatissimi e produce infinita serenità (che non vuol dire non avere problemi ma vincere problemi); una banca che sa ricondurre l'uomo alla sua originale dignità; non quella di un animale dotato di intelligenza fuori dal normale; ma quella di una creatura ad immagine e somiglianza del Padrone di cielo e terra; cioè, che ha nella sua essenza i tratti distintivi del Divino Creatore, che preludono a tempi gloriosi.
Buona giornata da Antonio.

giovedì 9 gennaio 2014

"..nel nostro Signor Gesù Cristo abbiamo la libertà d'accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui".
Efesini 3:12
 
Gli uomini hanno paura di confrontarsi con Dio; quando si parla di Lui, della sua volontà, della sua giustizia, molti sfuggono l'argomento; perché? Da dove nasce questa paura? Nascerà forse da una intima ma inconfessabile consapevolezza che qualcosa non quadra nel loro rapporto con Dio? Sarà la velata consapevolezza che la loro vita viene vissuta, volontariamente, nell'indifferenza alla volontà di Dio; velata consapevolezza che fa temere il giusto giudizio di Dio?
In fondo, in fondo l'uomo non ha tutti i torti ad aver paura di Dio, perché Dio odia il peccato; ed immerso com'è l'uomo nel peccato non può che temere l'ira di Dio, Paolo infatti dice:" L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini..."Romani 1:18 Insomma, una paura giustificata......ma adesso arriva la "Buona Notizia" (significato dal greco del termine "Evangelo")  e la buona notizia è: che qualcuno ha cancellato il peccato che attirava l'ira di Dio sugli uomini.
Chi è? ...Il risorto Gesù! 
Dopo esserti pentito del tuo peccato hai accettato che Gesù diventasse il tuo Signore, cioè colui che traccia la tua strada sui binari della giustizia di Dio? Si?
Beato te!
Adesso hai la libertà, concessa solo a chi a detto si, di avvicinarti a Dio.....senza più paura, ma certo di essere accolto con gioia alla Sua presenza; che notizia meravigliosa!
Adesso puoi parlare con Lui come si parla ad un amico; puoi parlarGli dei tuoi desideri, dei tuoi problemi; puoi stare anche semplicemente in Sua compagnia...vedrai che piacevole compagnia.
 
Lui ti aiuterà a percorrere anche le vie più tortuose; ti consolerà anche quando tutti avranno esaurito la loro capacità di consolazione.
 
Lui ti riprenderà con amore quando sbaglierai, e ti rialzerà quando cadrai; ti darà l'energia necessaria per superare montagne quando avrai a malapena la forza di aprire gli occhi per piangere.
 
Lui ti prenderà per mano e ti introdurrà alla comprensione di tutti i misteri della sua gloria e della sua sapienza; il tuo spirito, il tuo fisico, la tua anima troveranno in Dio finalmente piena e completa soddisfazione; ma.......anche ti punirà, quando ti ribellerai a lui.
 
Hai deciso di rimanere al tuo posto? Di vivere nel tuo mondo, tra la paura di Dio e la consapevolezza che un giorno dovrai comunque rendere conto a Lui della tua vita?
 
Hai deciso di privarti delle infinite benedizioni già pronte per te presso Colui che ti ha dato la vita e che non vuole altro che torni a casa?

Ti lascio riflettere su questo verso della Parola di Dio..."Chi vorrà salvare la sua vita (terrena), la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor di me (Gesù) e del Vangelo, la salverà. E che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde l'anima sua?(Marco 8:35-36)
NON PERDERE ALTRO TEMPO!

Buona giornata
Antonio

mercoledì 1 gennaio 2014

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A    U    G    U    R    I

giovedì 26 dicembre 2013

Buongiorno carissimi
Viviamo in un momento di viva felicità che terminerà con la festa della befana.
I nostri occhi ed i nostri cuori sono pervasi e persuasi da questo momento "magico"
Magico?
Cosa c'è di magico: la festa? I dolci? l'aria che ci circonda di buonismo? L'allegria nelle nostre case?
C'è qualcuno che invece pensa che Gesù è venuto non solo per farci passare una "bella serata" in compagnia?
Certo, Gesù è  nato,  ed è  venuto tra noi per portare a termine un compito delicatissimo: morire in croce per pagare per il peccato; anche il tuo.
Si festeggia, per tradizione ovviamente, la nascita, la morte e la resurrezione.
Appuntamenti inderogabili per un cristiano......................ma basta questo per sentirsi a posto con la propria coscienza? Non credo.
Dico " non credo"  perché non ricordiamo, ad esempio, le sofferenze che ha patito durante la sua vita, il ministerio  di Gesù avversato dai Farisei, le moltissime parabole ed insegnamenti profusi durante i suoi spostamenti di villaggio in villaggio; spessissimo attorniato da gente solo interessata a trarne un vantaggio personale.
Chi ricorda tra noi il solo vero senso del suo offrirsi come esempio? Chi ricorda le parole di esortazione ad incontrare suo Padre per entrare nel regno dei cieli?
La nostra mente è solo interessata a festeggiare, a chiudere per alcuni giorni la porta dei problemi di tutti i giorni, rilassarsi e godere un periodo di vacanza in assoluto relax.
Caro amico Gesù è venuto non per visitare questo mondo e dare un saggio della Sua potenza. Gesù è venuto per cercare chi era perduto.
                                                                         Chi è il perduto?
Il perduto è colui che nella sua vita vive una  vita senza aver accettato Gesù nella sua vita e senza riconoscerlo come Signore e Salvatore.
Il perduto, se sei in questa condizione, mi spiace dirlo, sei tu.
Pensi sia arrogante questo pensiero? Pensi che basti solo "pensare" che c'è un Dio da qualche parte?
NO..... la bibbia dice chiaramente in Giovanni 3/16 Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliuolo affinché chi crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna.
Il versetto è chiaro e dice: "CREDERE"........non "PENSARE".
La parola "CHIUNQUE" include ogni persona sotto il cielo e fra queste ci sei anche TU.
Prova a sostituire la parola "chiunque" con il "tuo nome" e vedrai come questo versetto si personalizza; parlerà al tuo cuore.
Qualunque sia la tua vicissitudine di vita Gesù dice ancora in  Matteo 11/28: venite a me voi tutti che siete aggravati e travagliati ed io vi darò riposo.

Il riposo che Gesù ti offre è quello di entrare nel paradiso.
Anche qui c'è un termine "VENITE".........indica una azione................andare incontro a Lui.
Come vedi non è soltanto "ricordare" ma indica una azione da compiere.
Gesù ti sta chiamando e dice ancora nella lettera di Paolo ai   Romani 10:9 "perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato"
Come vedi sei solo tu che puoi cambiare la tua vita; con Gesù oppure senza Gesù.

In attesa di un tuo interesse  usa questo blog per contattarmi.
Un abbraccio
Antonio












sabato 23 novembre 2013

"Guardati bene dal volgerti all'iniquità, tu che sembri preferirla all'afflizione"
Giobbe 36:21






Ci sono momenti nei quali tutto sembra essersi voltato contro di noi; momenti nei quali la sensazione di essere stati abbandonati non è una sensazione bensì una certezza; momenti nei quali sale nel nostro cuore un timido pensiero che cerca di incoraggiarci e che ci dice che non meritiamo tutta questa sofferenza, tutta questa angoscia.

Si è vero, riconosciamo di non essere sempre dei campioni di fedeltà a Dio; e che non sempre abbiamo agito secondo giustizia; ma ciò che ci accade è troppo e non lo meritiamo.

Queste poche righe non le rivolgo  solo all'uomo incredulo, le rivolgo soprattutto ai credenti, a coloro che hanno messo la propria vita nelle Sue mani.
Che orrore sapere che un uomo di Dio commette il peccato volontariamente e piano piano si allontana dalla sua fonte di benedizione.
Che orrore quando si ammanta con una maschera di perbenismo,  sempre pronto alla denigrazione altrui pur di apparire, verso gli altri, come una vittima ma che in realtà desidera essere visto come un credente "santo ed immacolato".

In quei momenti il nostro cuore può diventare fertile al peccato; alla ribellione a Dio; al rifiuto della sua Parola; e questo, se accadrà, ci porterà lontano......lontano da Colui che invece conta ogni nostra lacrima e pesa la nostra fedeltà a Lui, nonostante l'incapacità di trovare una sola ragione valida a ciò che ci accade.

Chissà se queste poche parole le leggi come un ennesimo attacco alla tua "vita cristiana" ammantata di giustizia ...oppure ti portano seriamente a riflettere che forse anche tu hai delle colpe. Ti chiedo scusa se faccio questa affermazione ma è dovuta: "Se pensi di non avere colpe allora fai bugiardo il Signore".

Lui è l'unico che ha pagato senza avere colpe. Questo vuol dire che se persisti in questo atteggiamento "pseudo cristiano" sei veramente fuoristrada.
Certo, soffocare la voce della coscienza è facile...........ma il rimorso non lo si può cancellare.
Fedeltà e determinazione a non abbandonare la vie di Dio, che troveranno la piena e benedetta approvazione di Colui che attraverso quei percorsi incomprensibili sta facendo di noi degli uomini e delle donne graditi a Lui.

Un augurio di buona giornata da Antonio.

martedì 12 marzo 2013

Mi ami tu?


 Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità.

Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.


(1 Giovanni 3:18 - 1 Giovanni 4:19)

"Mi ami tu?" è la domanda rivolta da Gesù a Pietro, dopo che questi l'ha rinnegato (Giovanni 21:15). Domanda decisiva, che interroga ciascuno di noi, con la quale Gesù vuole infrangere il muro del peccato che ci separa da Dio, e farci trovare o ritrovare l'amore del Padre.

Questa domanda Gesù ce la pone all'inizio della nostra vita cristiana. Ce la rivolge anche se ci siamo allontanati da Lui. In effetti, ce la fa ogni giorno. "Mi ami ancora oggi, mi ami al di sopra di ogni altra cosa?" Il Signore aspetta da noi un cuore ardente di affetto, senza calcolo.
Quando tutto va bene, forse è facile amare Gesù. Ma che ne è quando sopraggiungono i problemi? Il nostro amore per Gesù rimane intatto? Un cristiano che era stato imprigionato per aver diffuso la Bibbia poteva dire: "Valeva la pena di soffrire in prigione, perché altri potessero incontrare Gesù". Quel credente non considerava il suo personale interesse. Pensava al bene spirituale del suo prossimo che, anche lui, aveva bisogno di Dio. Uno che ama Gesù cerca, come
lui, il bene degli altri.

Gesù aspetta da parte nostra non una semplice parola, ma un'azione, un impegno costante per Lui. Credenti, che cosa ne facciamo del nostro tempo, del nostro denaro, della nostra vita? Come mettiamo in pratica la nostra fede? Il nostro amore per il Signore si manifesta innanzi tutto con l'obbedienza alla sua Parola (Giov. 14:15,23). Attinge la sua intensità nell'amore del Signore Gesù per noi.

Il cammino cristiano